Classica

Richard Galliano si esibisce alla Sapienza

Richard Galliano si esibisce alla Sapienza

Pomeriggio di lusso per i concerti della IUC nella maestosa Aula Magna della Sapienza, completamente esaurita in ogni ordine di posti per l’atteso concerto di Richard Galliano.

Pomeriggio di lusso per i concerti della IUC nella maestosa Aula Magna della Sapienza, completamente esaurita in ogni ordine di posti per l’atteso concerto di Richard Galliano con l’Orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda. Colui che viene ormai considerato il maggior fisarmonicista vivente non ha deluso le aspettative ed ha regalato al pubblico romano un grande evento. Richard Galliano, ovviamente insieme a Astor Piazzolla, è stato uno degli artefici della riscoperta di questo nobile strumento sottraendolo al destino di intrattenitore da balera e proiettandolo verso quelle che si sono rivelate infinite possibilità di contaminazioni  con Jazz, musica barocca, folk ecc., un vero strumento crossover. Alla base c’è probabilmente oltre alla lezione di Piazzolla, il clima culturale della Francia degli anni ’70 affamata di nuove sonorità nel campo della musica leggera e del jazz. Ma la curiosità e la verve inesauribile di Galliano lo portano ad esplorare anche mondi lontani, quelli ad esempio della musica barocca oggi ad esempio proposta con la trascrizione del Concerto di Bach in do minore per violino, oboe, archi e continuo BWV1060 e con la trascrizione de “L’Estate” di Vivaldi op.8 n.2, RV 315. 

L’Orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda, violinista virtuoso, leader di una vera orchestra d’archi settecentesca dallo splendido suono, contribuisce da par suo alla realizzazione del progetto, ma invero la fisarmonica suonata prevalentemente con la mano destra ad imitazione dell’oboe o del violino, risulta un po’ mortificata nelle sue potenzialità e ,pure se l’esecuzione risulta impeccabile ed elegante, lascia la sensazione di qualcosa di inespresso. Dove invece i cromatismi attesi e caratteristici non vengono meno sono gli altri pezzi proposti, “Opale” , ”Melodicelli”, “Tango pour Claude” e “La valse a Margaux” per fisarmonica e orchestra d’archi dello stesso Galliano e , classicissimi “Por una Cabeza” di Carlos Gardel e “Invierno Porteno” e “Oblivion” di Astor Piazzolla. Nei pezzi di Galliano, oltre al profumo di tango e milonga, appare spesso quello dei Valse Musette, a ricordare le origini. Pubblico in festa, compensato con due meravigliosi bis piazzolliani che da soli valevano la serata.